Il futuro degli smartphone è avvolto da diverse ipotesi. Nuovi modelli nascono ogni anno, promettendo schermi sempre più nitidi, colori accattivanti e una durata della batteria migliorata nel corso del prossimo decennio.
L’evoluzione potrebbe anche manifestarsi attraverso implementazioni software, migliorando filtri antispam e identificando contenuti generati da intelligenza artificiale. Alcuni sviluppatori potrebbero intraprendere la strada opposta, creando dispositivi più piccoli, simili a spille, senza schermo ma con soluzioni innovative per la visualizzazione di contenuti.
Il gadget intelligente Ai Pin
Un esempio di questa possibile direzione è rappresentato da AI Pin, il rivoluzionario dispositivo proposto dalla start-up Hu.Ma.Ne, fondata da ex-dipendenti Apple. Con soli 34 grammi, questo dispositivo hi-tech in tre varianti cromatiche può essere applicato a qualsiasi indumento. Dotato di intelligenza artificiale e alimentato da un chip Qualcomm Snapdragon octa-core appositamente progettato, AI Pin dispone di connettività cellulare, Wi-Fi, Bluetooth e GPS, ma non ha uno schermo tradizionale.
Le interazioni con AI Pin avvengono tramite comandi vocali, proiettando le informazioni sulla mano dell’utente. Questo dispositivo non solo funge da sostituto degli smartphone, ma agisce come un assistente virtuale completo. La comunicazione avviene attraverso una bolla audio, udibile solo dall’utente, e il dispositivo può aiutare nella traduzione in tempo reale delle conversazioni con persone straniere.
Ma insieme alle incredibili funzioni di AI Pin emergono anche preoccupazioni sulla privacy. Nonostante il CEO di Hu.Ma.Ne assicuri che il dispositivo non sarà sempre attivo e richiederà un input per essere acceso, il fatto che possa acquisire una vasta gamma di informazioni personali solleva interrogativi su come questi dati potrebbero essere utilizzati. Collegandosi a AI Pin, diventiamo essenzialmente “osservati speciali” del dispositivo, che apprende rapidamente i nostri gusti, abitudini e stile di vita, anche se bisogna sottolineare che tali rischi sono già presenti con gli smartphone attuali.