Secondo Stephen William Hawking al mondo non resta tanto tempo. Ecco cosa ha detto riguardo al futuro dell’umanità.
Iniziamo dicendo che Stephen William Hawking è stato un fisico teorico, cosmologo e scrittore inglese, direttore della ricerca presso il Centre for Theoretical Cosmology dell’Università di Cambridge. Per finire è diventato anche professore lucaniano di matematica a Cambridge, ampiamente considerato come uno dei posti accademici più prestigiosi al mondo. Nonostante sia stato un uomo che ha amato moltissimo la senza e la matematica, anche lui ha espresso preoccupazioni sul futuro dell’umanità.
Le preoccupanti dichiarazioni di Hawking
Le sue scoperte scientifiche hanno letteralmente cambiato il mondo. Ma a quanto pare la scienza non cambierà il disastro che ha preannunciato. Durante gli ultimi anni della sua vita, infatti, fece delle previsioni davvero preoccupanti per tutta l’umanità. Era convinto che se la Terra continua a seguire il corso attuale sarebbe andata incontro all’autodistruzione in meno di 600 anni.
La sua più grande preoccupazione era il consumo elevato di energia e l’aumento della popolazione mondiale. Due fattori che per lui risultavano molto critici e che avrebbero portato la Terra in un’enorme palla di fuoco. Non finisce qui, perché le preoccupazioni di Hawking erano rivolte anche a diversi esperimenti scientifici che secondo lui porterebbero l’universo a collassare.
Alla convention di Pechino nel 2017, Hawking ha anche affermato che un altro fattore autodistruttivo della Terra è l’avidità dell’uomo e della sua ottusaggine. Per aggirare ai primi fattori che causerebbero la fine del mondo bisognerebbe iniziare a incrementare l’auto sostenibilità attraverso le auto elettriche ed esplorare altri pianeti. Stephen sperava fortemente che si potessero trovare altri pianeti abitabili come il nostro.
Un nuovo pianeta abitabile
Ha cercato di mobilitare gli investitori per fare queste ricerche oltre il sistema solare e sembra che lo scienziato abbia trovato qualcosa di interessante in una stella lontana quattro anni luce. La chiamò Alpha Centauria. Sostenne addirittura un progetto di una sonda talmente veloce da arrivare in brevissimo tempo su altri pianeti e su questa stella tanto promettente. Si parla di poco più di 20 anni di viaggio. Una sorta di Interstellar reale.
La teoria che potrebbe essere realtà
Non c’è che dire ,il grande scienziato ha lasciato un’impronta indelebile nei riguardi della scienza e dell’approccio verso tale materia. Non possiamo che ringraziarlo per tutto il suo lavoro, chissà se anche queste ultime teorie decretate prima della sua morte siano altrettanto veritiere.
